Nel cuore della Basilicata, nel territorio del Parco naturale di Gallipoli Cognato le Piccole Dolomiti Lucane, risalendo dalla strada S.S. Basentana lungo la “ via del Maggio” sorge Accettura, le sue origini antiche risalenti al periodo della Magna Grecia lo rivestono di storia e interesse.
E' qui che si svolge, dei riti arborei più antichi e più conosciuti d’Italia, il MAGGIO di Accettura. Antico rito nuziale e propiziatorio alla fertilità ed all'unione, è dedicato al patrono San Giuliano ed è celebrato in occasione della Pentecoste, ma ha inizio in un arco temporale più ampio a partire dall’Ascensione.
Un folto gruppo di “Cimaioli”, si ritrovano nella foresta di Gallipoli per scegliere e tagliare il più bel agrifoglio che rappresenterà la “Cima” essa sarà trasportata a spalle fino al paese lungo un tracciato di circa 15 chilometri, nel contempo i “Maggiaioli”, dal bosco di Montepiano trasportano il “Maggio”, un lungo e pesante tronco di cerro, trascinato da diverse coppie di buoi che si alternano lungo un tracciato impervio e tortuoso.
Entrambi i cortei dei Maggiaioli e Cimaioli nel loro cammino faticoso si abbandonano a balli e canti dove ebri di felicità e vino, banchettando con prodotti della tradizione locale.
E’ quasi sera quando gli “Sposi” Maggio e Cima, si incontrano nella piazza. Maggiaioli e Cimaioli stanchi si confondono con gli spettatori che si trasformano anch’essi in attori, continuando per tutta la notte in un vortice di canti e balli. Nei due giorni successivi ha inizio la fase di preparazione all’unione tra Maggio e Cima, operazione delicata e per questo eseguita dalle mani esperte degli anziani, custodi di tecniche arcaiche.
Il martedì si conclude con la processione del patrono San Giuliano per le vie del paese e l’innalzamento del Maggio, che verrà poi scalato nel tardo pomeriggio da intraprendenti e coraggiosi ragazzi. Il momento è magico, oltre 40 metri fino in cima e poi acrobazie a lasciar col fiato sospeso la coltre di spettatori radunata ai suoi piedi.
Partecipare alla festa è assistere a qualcosa di davvero magico. Non c’è modo di sottrarsi si viene trasportati ed intrappolati in una dimensione surreale, immersi in un ambiente unico dove la natura e le tradizioni fanno da padrone al lento dispiegarsi del tempo.
L'Unesco, in una pubblicazione del 2001, " Les fetes du soleil ", ha incluso la festa del Maggio di San Giuliano tra le 47 feste più belle del Mediterraneo.